IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                 nella riunione dell'8 febbraio 2018 
 
  Vista la legge 16 marzo 2017, n. 30; 
  Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare l'art. 24, commi 1 e 2; 
   Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei  ministri  del
26 ottobre 2012 concernente gli indirizzi per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di  cui  all'art.  5,  della
legge  24  febbraio  1992,  n.  225  e  successive  modificazioni   e
integrazioni; 
   Considerato  che  il  territorio  della  Citta'  metropolitana  di
Palermo e' interessato da un lungo periodo di siccita', causato dalla
eccezionale scarsita'  di  precipitazioni  pluviometriche  registrate
nelle annualita'  2016  e  2017  che  ha  determinato  una  rilevante
riduzione dei  deflussi  superficiali  e  delle  conseguenti  riserve
idriche; 
   Considerato, quindi, che tale prolungato periodo  di  siccita'  ha
provocato una situazione di grave emergenza idrica,  con  conseguenze
sulle  reti,   in   particolare   quelle   finalizzate   al   consumo
idropotabile; 
   Considerato che e' gia' in corso la riduzione dei prelievi  idrici
e delle pressioni in rete da parte del Gestore  del  servizio  idrico
integrato territorialmente competente  al  fine  di  prolungare,  per
quanto possibile,  la  fase  di  esaurimento  delle  scorte  attuali,
valutate sufficienti, in assenza di significativi apporti  meteorici,
fino alla fine del prossimo mese di marzo 2018; 
   Tenuto conto, pertanto, che e' necessario mettere  prontamente  in
atto un piano  integrativo  per  l'attuazione  di  misure  urgenti  e
straordinarie tra cui il rifornimento idrico  con  autobotti  a  fini
potabili, allo  scopo  di  scongiurare  l'interruzione  del  servizio
idrico, anche in considerazione dei prossimi cambiamenti stagionali; 
   Considerato che l'evoluzione della situazione di criticita'  sopra
descritta puo' determinare gravi ripercussioni  sulla  vita  sociale,
economica e produttiva nonche' comportare un grave pregiudizio per la
sanita' e l'igiene pubblica; 
   Considerato, altresi', che il Fondo per le emergenze nazionali  di
cui all'art. 44, comma 1, del citato decreto  legislativo  n.  1  del
2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza  del  Consiglio
dei ministri, presenta  le  necessarie  disponibilita'  relativamente
agli interventi posti a carico del medesimo; 
   Viste le note della Regione Siciliana del  25  gennaio  e  del  31
gennaio 2018, del 1, del 5 e del 6 febbraio  2018  con  le  quali  la
citata  Regione  nel  richiedere  la  deliberazione  dello  stato  di
emergenza ha  trasmesso  le  proprie  valutazioni  circa  l'effettivo
impatto del contesto di criticita'; 
   Vista la nota del  Dipartimento  della  protezione  civile  del  6
febbraio 2018, prot. n.  CG/7217,  con  cui  e'  stata  trasmessa  la
relazione prevista dall'art. 24 del decreto legislativo n. 1 del 2018
nella quale si  rinvengono  anche  gli  elementi  per  l'avvio  degli
interventi piu' urgenti di cui alla lettera d) del comma 2  dell'art.
25 del citato decreto legislativo; 
   Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita'  ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari; 
   Ritenuto, pertanto, necessario, provvedere tempestivamente a porre
in  essere  ogni  azione  di  carattere   urgente   e   straordinario
finalizzata al superamento della situazione di emergenza connessa con
la descritta grave crisi nell'approvvigionamento idrico; 
   Tenuto conto che sussistono i presupposti previsti  dall'art.  24,
commi 1 e 2 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 24, commi 1 e  2,  del  decreto  legislativo  2
gennaio 2018, n. 1,  e'  dichiarato,  per  12  mesi  dalla  data  del
presente provvedimento, lo stato di emergenza in relazione alla crisi
di  approvvigionamento  idrico  a  uso  idropotabile  in   atto   nel
territorio della Citta' metropolitana di Palermo. 
  2. Per il superamento del contesto emergenziale di cui al comma  1,
il  Presidente  della  Regione  Siciliana  e'  nominato   Commissario
delegato. 
  3.  Per  la  definizione  e  l'attuazione  dei   primi   interventi
emergenziali ed urgenti da effettuare nella vigenza  dello  stato  di
emergenza,  si  provvede  con  ordinanze,  emanate   dal   Capo   del
Dipartimento  della  protezione  civile,  acquisita  l'intesa   della
Regione interessata, nei limiti delle risorse di cui ai commi 6 e 7. 
  4. Per la realizzazione degli interventi  di  cui  al  comma  3  il
Commissario  delegato  e'  autorizzato  ad  avvalersi  del  dirigente
generale del Dipartimento regionale dell'acqua  e  dei  rifiuti  e  a
costituire  una  Struttura,  a  supporto  delle  attivita',  la   cui
composizione e' disciplinata con ordinanza del Capo del  Dipartimento
della  protezione  civile  ai  sensi  dell'art.   25,   del   decreto
legislativo n. 1  del  2018.  Per  il  coordinamento  della  predetta
struttura il Commissario delegato e'  autorizzato  ad  avvalersi  del
prefetto di Palermo dott.ssa Antonella De Miro. 
  5. Per  la  realizzazione  degli  interventi  di  cui  al  presente
articolo, con ordinanza del Capo del  Dipartimento  della  protezione
civile,  su  motivata  richiesta  del  Commissario   delegato,   sono
disciplinate  forme  accelerate  per  l'espletamento  delle  relative
procedure, ivi comprese le eventuali deroghe al  decreto  legislativo
16 aprile 2016, n. 50, sentita l'ANAC e al decreto legislativo n. 152
del 2006, sentito il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare ed alle altre norme ritenute necessarie per  il
superamento della situazione emergenziale, nel rispetto dei  principi
generali  dell'ordinamento  giuridico  e  delle   norme   dell'Unione
europea. 
  6. Gli interventi di cui al presente  articolo  di  competenza  del
gestore del servizio idrico restano a carico  del  medesimo  gestore.
Ulteriori interventi  emergenziali  di  immediata  attuazione  e  che
risultino coerenti con la programmazione del gestore  possono  essere
realizzati nel limite  di  euro  3.880.000  a  valere  sulle  risorse
disponibili sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC)  2014-2020,
destinate alla Regione Siciliana ai sensi della delibera del Comitato
interministeriale per la programmazione  economica  n.  26/2016,  nel
rispetto delle procedure di programmazione delle stesse. 
  7. Per le spese della Struttura di supporto di cui al comma  4,  si
provvede a valere  sul  Fondo  per  le  emergenze  nazionali  di  cui
all'art. 44, comma 1, del decreto legislativo  n.  1  del  2018,  nel
limite massimo di 500.000 euro. 
  8. Alla scadenza  del  termine  di  cui  al  comma  1,  la  Regione
Siciliana provvede, in via ordinaria, a coordinare gli interventi non
ancora ultimati.